Da Firenze a Roma, attraversando la campagna Toscana e l’Umbria, itinerari affascinanti e gustosi nel cuore verde dell’Italia.
Disponibile anche per partenza e rientro a Firenze o Roma.
Per individuali e piccoli gruppi. Partenza confermata al raggiungimento dei 12 iscritti, entro i 40 giorni prima della partenza.
Un itinerario nel cuore verde dell’Italia, alla ricerca dei Borghi d’autore, dei luoghi di culto, delle antiche tradizioni medioevali, dei sapori e dei colori dei luoghi che parlano il linguaggio della bellezza percorrendo le antiche vie romane, le meravigliose campagne toscane, le dolci colline umbre e la valle del Tevere fino alla Capitale.
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Cosa faremo:
Primo giorno – Da Firenze ad Arezzo e Perugia
Incontro con al vostra guida in hotel e partenza. Oggi lasciamo la Toscana, ma non prima di aver visitato l’affascinante città di Arezzo, luogo di nascita di maestri brillanti come Piero della Francesca e Giorgio Vasari . Arezzo è una splendida città. Tra le più ricche della regione si erge fiera su un colle all’incrocio con quattro valli. Situata lungo la Via Cassia ha sempre avuto un ruolo importante e di rilievo nella storia toscana.
Da qualunque parte si inizi si arriva poi sempre nella magnifica Piazza Grande, costeggiata su un lato dal Loggiato del Vasari e dal Palazzo della Fraternita dei Laici con la Madonna della Misericordia di Bernardo Rossellino in una lunetta della facciata. La piazza è famosa per essere stata il set cinematografico della “La vita è bella” di Roberto Benigni.
Nella parte alta della città si erge maestoso il Duomo di Arezzo, intitolato a San Donato. Sorto su un’antica chiesa paleocristiana, la cattedrale è famosa per le bellissime vetrate. Le sette finestre, capolavoro dell’arte vetraria, furono eseguite nel ‘500 dal maestro francese Guillaume de Marcillat.
Passeggiando sotto i portici del centro non è raro imbattersi nelle donne che preparano il pranzo all’aperto, lasciandoci una piccola e quasi impercettibile voglia di partecipare a quella festa per poi gustare quei piatti dal sapore antico.
Nel pomeriggio proseguiamo il viaggio scendendo verso l’Umbria incontrando la piccola città collinare di Cortona, città descritta nel libro e nell’adattamento cinematografico “Under the Tuscan Sun”, simbolo de “la bella vita” in Toscana. Le sue origini risalgono agli Etruschi e il cuore della città è la Piazza della Repubblica, con il Palazzo Comunale ai piedi della piazza.
Costeggiando il Trasimeno, il più grande lago dell’Italia centrale, entriamo in Umbria, il cuore verde del Paese e arriviamo in breve a Perugia, la città più grande della Regione. Pernottamento.
Secondo giorno – Perugia
E’ la più grande città dell’Umbria, dove dominano i piccolo borghi medioevali. Mura etrusche e un delizioso centro storico medievale per una città di golosi e di artisti.
Perugia è anche luogo di cultura per eccellenza, in quanto sede di ben due università: l’Università degli Studi, e l’Università per stranieri, la maggiore d’Italia. C’è poi la Perugia antica, la più conosciuta, quella circondata da due cinte murarie: quella esterna, di età medievale, lungo il suo percorso si incontrano diverse porte, come il Cassero di Porta Sant’Angelo.
Più all’interno, si trova, invece, la cinta etrusca caratterizzata dai grandi massi con i quali è stata costruita. Tuttavia non sono molti i monumenti risalenti alla città più antica, in quanto il restante nucleo urbano è in gran parte in stile medievale. Il centro storico, infatti, è un vero e proprio borgo risalente al 300 d.c, uno dei più belli d’Italia.
Nel medioevo il centro storico di Perugia è stata suddivisa in cinque rioni che si dipanano tra vicoli, saliscendi, passaggi sotterranei e scorci romantici. Ogni rione è caratterizzato dalla presenza di una relativa Porta: Porta Eburneo, Sant’Angelo, Santa Susanna e Porta Sole. I musei, le chiese, i palazzi e monumenti antichi che rendono Perugia speciale sono seminati in tutto il borgo, e percorrendo le sue stradine scopriremo infinite meraviglie.
D’altra parte un’altra delle peculiarità di questo capoluogo è che nonostante sia conosciutissimo rimane ancora a misura d’uomo e può essere visitato in una giornata. Gli unici momenti in cui troverete la città strabordante di turisti saranno il festival musicale Umbria Jazz, conosciutissimo e apprezzato a livello internazionale e la fiera del cioccolato Eurococholate che si svolgono in estate e autunno. Imperdibile per gli amanti del cioccolato una visita al Museo Perugina.
Per la sera una idea è cenare a Torciano, un bellissimo borgo sulle colline attorno a Perugia, ricco di storia e ottimi ristoranti, una meravigliosa cantina vinicola e una atmosfera unica. Pernottamento.
Terzo giorno – Borghi d’autore in Umbria, emozioni intense
Per visitare i borghi medioevali umbri è necessario lasciarsi andare nelle atmosfere di altri tempi, nei toni di colore e dei sapori, seguire il piacere e non il tempo, lasciare l’occhio della camera immortalare angoli di pura magia e l’occhio dell’anima godersi tutto il resto.
Partiamo, siamo sulla Strada del Sagrantino, un vino rosso che ha reso l’Umbria famosa in tutto il mondo degli appassionati per l’enologia. Uno dei borghi più belli dell’Umbria, famoso per la festa medioevale “Mercato delle Gaite”, una festa per gli antichi mestieri della regione, con gli abiti e le usanze del tempo.
Bevagna, uno dei pochi casi di borgo situato in pianura, è circondata da mura perfettamente conservate da cui si accede al borgo attraversando 4 porte(Gaite) e tutte ci portano sulla via principale, un’antica via romana che divide in due il borgo, dove possiamo trovare ottimi ristorantini e bar per assaporare le ricette tipiche del luogo come gli gnocchi al Sagrantino. Il secondo borgo che incontriamo è …..
Catalogato fra i 100 Borghi più belli d’Italia Montefalco si trova in una incantevole posizione geografica che gli ha procurato il soprannome di “Balcone dell’Umbria” per i numerosi belvedere da cui è possibile osservare paesaggi e panorami di pura bellezza.
Le sue mura difensive, ancora visitabili sono intervallate dalle porte di accesso al borgo: la porta di Federico II, quella di Sant’Agostino, la porta della Rocca, di Camiano e di San Leonardo, dove svettano la Chiesa di Santa Chiara e l’annesso convento. Fu proprio la Santa a volere la costruzione della chiesa che porta il suo nome, e le sue spoglie riposano oggi in un’urna d’argento tra le navate classiche ed austere della chiesa.
Ma Montefalco è anche vino e che vino, il Sagrantino di Montefalco è un vino pregiatissimo. Ricca la cucina che accompagna questo vino, dalla Carne di agnello alla tagliata di chianina, e i primi piatti al vino, come gnocchi, pappardelle o riso alla montefalchese tra i cui ingredienti c’è ovviamente un bicchiere di rosso. Montefalco non è solo vino: i suoi uliveti producono uno straordinario olio extravergine davvero pregiato e dal gusto intenso, tutto da assaporare e allora questo è il posto ideale per la nostra sosta pranzo e degustazione, of course.
Proseguiamo il nostro tour passando per Foligno, la città della Quintana, la città dove fu stampata la prima edizione della Divina Commedia. Una breve passeggiata fino a Piazza della Repubblica per vedere la Basilica di San Feliciano, patrono della città e il bellissimo Palazzo Trinci e Palazzo Orfini, il palazzo dove venne stampata la prima edizione della Divina Commedia e infine il Campo dei Giochi dove ogni giugno e settembre si tiene la famosa Giostra della Quintana, una manifestazione di destrezza, rievocazione storica della giostra del 10 febbraio 1613 per derimere il dubbio se per un cavaliere fosse più onorabile “mantenere la grazia del principe o continuare a favorire gentilissima e bellissima dama.”
Ultima tappa del nostro itinerario odierno fra i borghi Umbri:
Un borgo incantevole tra vicoli e scorci unici, il suo centro storico è un itinerario urbano sorprendente dove poter ammirare affacci panoramici, beni artistici e monumentali, vicoli silenziosi e romantici i cui muri, dall’armonico insieme di bianco e rosè delle pietre del Monte Subasio, trasudano secoli di storia e di fiori, si fiori, perché Spello è famosissima per l’evento più rappresentativo di Spello, l’Infiorata del Corpus Domini che si tiene tra Maggio e Giugno.
Ogni anno le strade del borgo medioevale si trasformano in un meraviglioso, spettacolare, immenso tappeto di fiori che supera 1,5 km. Le vie del centro vengono decorate da quadri di arte sacra composti con petali di fiori, un evento unico per il turismo religioso che ha trasformato Spello nella “capitale dei fiori”. Una capitale che non perde la sua voglia di colore tutto l’anno.
Nel caso vogliate rimanere a cena in questa meraviglia, i piatti della cucina locale sono gli gnocchi di patate rosse di Colfiorito al ragù d’oca, l’insalata di raponzoli (ravanelli), e i legumi, che a Spello la fanno da padroni, sulle bruschette con l’ottimo olio di Spello o nelle zuppe.
Rientro nella vicina Perugia, nelle nostre sistemazioni. Pernottamento.
Quarto giorno – La nostra seconda giornata fra i borghi umbri inizia da Spoleto
Probabilmente la più romantica delle città Umbre, intima e affascinante, con molti veri tesori artistici che ne hanno fatto un piccolo gioiello collinare reso ancor più bello dal suo “Festival dei Due Mondi di Spoleto” uno degli eventi culturali estivi più importanti d’Europa. Antica capitale dei duchi longobardi, Spoleto vi lascerà senza fiato grazie alla ricchezza del patrimonio storico-artistico cittadino, testimonianza delle più diverse epoche storiche che la videro protagonista.
Fra tante bellezze noi decidiamo di iniziare la visita dalla maestosaRocca Albornoziana, che domina la città. Illustre testimonianza della presenza dei papi e dei governatori a Spoleto la Rocca, delimitata da un alto sistema di mura perimetrali alternate da sei torri squadrate, è infatti il simbolo della città e si divide in due aree distinte: ilCortile d’onore, con il Museo nazionale del Ducato e uno spazio polivalente per mostre, concerti e convegni, e il Cortile delle armi, con un teatro all’aperto.
Per quelli che non soffrono di vertigini, saliremo sul Ponte delle Torri che unisce la Rocca e il Monteluco. Questo ponte è impressionante e unico nel suo genere: lungo 230 metri e alto 82, pare sia stato eretto tra il Duecento e il secolo successivo, dopo il saccheggio di Spoleto da parte del Barbarossa.
Proseguiamo in direzione agli appennini e ai confini con la Regione Marche per visitare:
Città natale di San Benedetto è una perla incastonata fra le alture dei Monti Sibillini. La città ci accoglie in uno scenario di impareggiabile bellezza grazie allo spettacolo naturale dei suoi paesaggi. Tra il mese di maggio e il mese di luglio i pascoli verdi monocromatici delle zone di Norcia vengono colorati da sfumature bellissime capaci di emozionare chiunque assista a questo spettacolo naturale che vede tingere il territorio di giallo ocra, rosso, viola, blu e bianco.
E’ il risultato delle migliaia di fiori che crescono fra le piane, in particolare papaveri, genzianelle, narcisi, violette, asfodeli, trifogli, acetoselle e le lenticchie coltivate a Castelluccio, che sono fra i prodotti tipici più apprezzati, assieme al prosciutto di Norcia, gli insaccati di cinghiale e i formaggi pecorini, oltre al famosissimo e pregiatissimo tartufo nero dal gusto unico e inconfondibile conosciuto persino dagli antichi Greci e Romani che lo consideravano il cibo degli dei. A Norcia la nostra sosta in un agriturismo, per il pranzo- degustazione dei prodotti migliori del territorio.
A pochi km da Norcia si trova Cascia, città natale di Santa Rita e considerato uno fra i luoghi religiosi principali dell’Umbria. Ogni anno accoglie pellegrini provenienti da ogni parte del mondo. Ci sono poi la Basilica Santuario e il Monastero di Santa Rita: una struttura moderna in contrasto con lo stile gotico della chiesa di San Francesco, con il suo meraviglioso rosone, e della chiesa di Sant’Agostino, dove sono custoditi bellissimi esempi di affreschi della scuola umbra. In serata rientro a Perugia. Pernotamento
Quinto giorno – Assisi e Santa Maria degli Angeli
Ultima giornata Umbra dedicata ad Assisi. Abbarbicata sul Monte Subasio è uno dei luoghi più famosi al mondo per essere la città Natale di San Francesco ma anche di Santa Rita, sua consorella. Bellissimo il borgo medioevale che la nostra guida vi mostrerà, subito dopo aver visitato il luogo più importante della città, la basilica di San Francesco, capolavoro assoluto dell’arte medioevale e Patrimonio dell’Unesco.
La Basilica, formata da due chiese sovrapposte, una inferiore in stile romanico e una superiore in stile gotico, oltre ad essere uno dei più importanti monumenti medievali giunti fino a noi, è anche una importante testimonianza dell’arte italiana, conserva affreschi ed opere dei più grandi pittori del ‘300 come Giotto, Cimabue, i Lorenzetti. Come promesso, dopo la visita alla Basilica, ci inoltriamo nel cuore di Assisi, in Piazza del Comune, il Tempio della Minerva di Assisi catturerà la vostra attenzione.
È un inno al mondo antico; il monumento costruito durante il I secolo, è perfettamente conservato e oggi ospita la Chiesa di Santa Maria sopra Minerva. Alla fine della visita usciremo da Assisi per trasferirci al di fuori dalle antiche mura, a 4 chilometri dal centro, raggiungendo la Basilica di Santa Maria degli Angeli che conserva al suo interno la Porziuncola, la chiesetta che fu concessa in uso dai Benedettini a San Francesco ed ai suoi primi compagni. Non lontana dalla Porziuncola c’è la Cappella del Transito, dove morì Francesco il 3 ottobre del 1226.
Dalla Basilica si può accedere al famoso Roseto senza spine e alla Cappella delle Rose. Nei locali del Convento duecentesco è ospitato il Museo della Porziuncola.
Alla fine di questa giornata torniamo a Perugia per dedicare l’ultima notte in città ad una bella passeggiata nel centro storico della città, assaporando ancora una volta il famoso e buonissimo cioccolato di Perugia.
Opzione per una giornata in più da passare nelle colline attorno a Perugia: una breve cocking class la mattina con pranzo finale e al pomeriggio visita ad una cantina di vini con degustazioni, accompagnati da prodotti locali. Pernottamento.
Sesto giorno – Da Perugia a Todi, Orvieto e Roma(o Firenze)
Partenza da Perugia in direzione Roma, seguendo la antica via romana Amerina. In meno di un’ora saremo a Todi, per alcuni è la perla dell’Umbria, per altri il miglior luogo dove vivere sulla Terra. Una cosa è certa, Todi riesce a conquistare chiunque la visiti. La sua posizione elevata, in cima a una perfetta piramide collinare, la rende ai nostri occhi magica, soprattutto vista da lontano. La piazza principale è l’attrazione principale, una piazza altomedievale perfetta come solo potresti sperare di trovare, così perfetta che è apparsa in molti film d’epoca.
Un caffe, un po’ di foto, tempo libero e ripartiamo per la vicina Orvieto, una delle città più antiche di Italia. Deve le sue origini alla civiltà etrusca, i primi insediamenti risalgono al IX° secolo a.C. e si localizzarono all’interno delle grotte tufacee ricavate nel massiccio su cui sorge attualmente la cittadina umbra.
Raggiunta la città vecchia salendo sulla collina con un breve tragitto in funicolare, prendiamo uno degli autobus che fanno spola con il centro storico e che ci ferma in Piazza del Duomo, lo splendido Duomo un bellissimo esempio di architettura romanico-gotica, ricchissimo di opere d’arte. Iniziato nel 1290 per ordine di Nicolo IV, l’opera venne terminata solo nel 1500.
Orvieto è importante e il Duomo lo dimostra perché fu per lungo tempo rifugio dei Papi che si allontanavano da Roma durante le turbolenze militari e politiche. Per questo Papa Clemente VII fece costruire un pozzo, il Pozzo di San Patrizio, straordinaria opera di ingegneria civile del Cinquecento, fu scavato durante il sacco di Roma nel 1527.
La sua realizzazione, voluta per motivi di sopravvivenza in caso di assedio o calamità naturali, fu affidata ad Antonio da Sangallo, coadiuvato da Giovanni Battista da Cortona. Le sue dimensioni sono impressionanti: profondo 62 metri, ha un diametro di 13,5 metri. Tutt’attorno si snodano due scale a chiocciola elicoidali che non si incontrano mai; le due scalinate, composte da 248 gradini ognuna, ricevono luce da 72 finestre creando un’atmosfera surreale.
Ma il sottosuolo della città riserva ancora tante sorprese; a pochi passi dal Duomo i cunicoli e le cavità svelano un altro mondo da scoprire: è quello di Orvieto Underground, che consente di effettuare visite guidate in un complesso sotterraneo polivalente scavato a partire dal IX secolo a.C.; anche qui pozzi, cave, laboratori e frantoi per le olive hanno garantito la sopravvivenza degli abitanti in superficie per millenni.
Ma prima di lasciare Orvieto bisogna prima lasciarsi andare nelle vie del centro, bar, nei artigianali, botteghe, ristorantini, panorami mozzafiato, Orvieto fa venir voglia di restare. Arrivo a Roma o Firenze in serata. Pernottamento e prima colazione. Fine dei servizi.
Quota di partecipazione per persona in camera doppia standard a partire da: 1.272,00 €
Ragazzi sotto i 16 anni in camera con i genitori 1.017,00 €
Ragazzi sotto i 10 anni in camera con i genitori non pagano
Suppl. Singola: 440,00 €
Cosa è incluso:
Cosa non è incluso:
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